L’accesso alla professione docente è regolamentato da una serie di requisiti, tra cui il possesso di un determinato numero di Crediti Formativi Universitari (CFU). Negli ultimi anni, le normative sono cambiate in modo significativo, introducendo nuovi percorsi formativi e diversificando i requisiti a seconda delle situazioni.
Cosa sono i CFU?
I CFU rappresentano l’unità di misura del carico di lavoro di uno studente universitario. Ogni CFU corrisponde a circa 25 ore di studio individuale e attività formative.
Perché sono importanti per l’insegnamento?
I CFU sono fondamentali per garantire che i futuri docenti possiedano le competenze necessarie per svolgere la loro professione in modo efficace. I percorsi formativi legati ai CFU sono infatti volti a fornire agli aspiranti insegnanti conoscenze teoriche e pratiche sulle metodologie didattiche, sulle tecnologie educative, sulla psicologia dello sviluppo e su altre discipline rilevanti per l’insegnamento.
I diversi tipi di CFU
Negli ultimi anni sono stati introdotti diversi tipi di CFU, ciascuno con caratteristiche e finalità specifiche:
- 24 CFU:Questo era il numero di CFU richiesto in passato per accedere ai concorsi a cattedra. Attualmente, questo requisito è stato superato dai nuovi percorsi formativi.
- 30 CFU (art. 13 DPCM 4 Agosto 2023): Introdotti dal DPCM 4 agosto 2023, i 30 CFU ex art. 13 sono destinati a chi è già in possesso di un’abilitazione su altra classe di concorso e desidera conseguirne un’altra o specializzarsi nel sostegno. Questi CFU si concentrano sull’aggiornamento delle competenze didattiche e sull’approfondimento di specifiche discipline.
- 30 CFU (all.2 DPCM 4 Agosto 2023): Percorsi transitori abilitanti destinati ai vincitori di concorso (art.5 c.4 d.lgs 59/2017) nonché a coloro che hanno svolto servizio di insegnamento per almeno 3 anni negli ultimi 5, di cui almeno 1 nella specifica classe di concorso, e a coloro che hanno sostenuto la prova concorsuale relativa alla procedura straordinaria di cui all’art.59, c.9-bis.
- 30 CFU (all.3 DPCM 4 Agosto 2023): Percorsi transitori utili ai fini della partecipazione ad una classe di concorso (ma senza 24 CFU certificati). In questo caso l’abilitazione 60 CFU avverrà solo a completamento dei 30 CFU mancanti di cui all’all.4.
- 30 CFU (all.4 DPCM 4 Agosto 2023): Utile a coloro che devono completare il percorso al punto precedente.
- 60 CFU (All.1 DPCM 4 Agosto 2023):I percorsi da 60 CFU rappresentano il percorso formativo abilitante completo. Sono destinati ai laureati (art.5 c.1 e d.lgs.59/2017) e agli iscritti a laurea magistrale o ciclo unico (purchè abbiano conseguito almeno 180 CFU) che intendono conseguire l’abilitazione all’insegnamento e sono strutturati in modo da fornire una preparazione completa e approfondita.
Come si articolano i percorsi formativi?
I percorsi formativi possono essere erogati dalle università e prevedono una combinazione di lezioni frontali, seminari, laboratori e tirocini. I contenuti dei corsi variano a seconda del tipo di percorso e della classe di concorso per cui si intende conseguire l’abilitazione.
Quali sono le differenze tra i percorsi da 60 e 30 CFU?
- Durata: I percorsi da 60 CFU hanno una durata maggiore rispetto a quelli da 30 CFU.
- Destinatari: I 60 CFU sono destinati ai laureati che non sono ancora abilitati all’insegnamento, mentre i 30 CFU sono rivolti a chi è già in possesso di un’abilitazione.
- Contenuti: I 60 CFU coprono un ampio spettro di competenze, mentre i 30 CFU si concentrano sull’aggiornamento e sull’approfondimento di specifiche aree.
Come scegliere il percorso più adatto?
La scelta del percorso formativo dipende da diversi fattori, tra cui:
- Titolo di studio: Il tipo di laurea in possesso influisce sui requisiti di accesso ai diversi percorsi.
- Obiettivi professionali: Se si desidera conseguire la prima abilitazione o aggiornarsi su nuove metodologie didattiche, la scelta del percorso sarà diversa.
- Disponibilità di tempo e risorse: La durata e l’organizzazione dei corsi devono essere compatibili con gli impegni personali e professionali.
Le novità introdotte dal DPCM 4 agosto 2023
Il DPCM 4 agosto 2023 ha apportato significative modifiche alla normativa in materia di formazione iniziale e abilitazione all’insegnamento. Tra le novità più importanti:
- Introduzione dei 30 CFU ex art. 13: Questo nuovo percorso formativo è destinato a chi è già in possesso di un’abilitazione e desidera aggiornarsi o specializzarsi.
- Flessibilità dei percorsi: Le università hanno maggiore autonomia nella progettazione dei percorsi formativi, che possono essere adattati alle esigenze dei diversi contesti territoriali e alle caratteristiche dei candidati.
- Valorizzazione delle competenze digitali: I percorsi formativi devono prevedere una forte componente di formazione digitale, al fine di preparare i docenti a utilizzare le nuove tecnologie in classe.
Conclusioni
La normativa sui CFU per l’insegnamento è in continua evoluzione. È quindi fondamentale informarsi costantemente sulle novità e sulle opportunità offerte dai diversi percorsi formativi.
Consigli utili:
- Consultare il sito del Ministero dell’Università e della Ricerca: Sul sito del MIUR è possibile trovare tutte le informazioni aggiornate sulle normative e sui bandi di concorso.
- Contattare le università: Le segreterie didattiche delle università possono fornire informazioni dettagliate sui percorsi formativi offerti e sui requisiti di accesso.
- Informarsi presso gli ordini e i sindacati dei docenti: Gli ordini e i sindacati possono offrire consulenza e supporto nella scelta del percorso formativo più adatto.
Spero che questo articolo ti abbia aiutato a chiarire i tuoi dubbi sui CFU.
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